Lazise – una perla sul lago di Garda

Lazise è una delle belle città murate d’Italia, circondate da mura turrite e merlate. Il centro storico è tutto racchiuso entro le mura, che insieme alle strette viuzze, al porto e agli edifici storici gli conferiscono un’atmosfera ancora medievale.

La principale porta d’entrata delle mura è dedicata a San Zeno, uno dei santi patroni di Lazise, la cui immagine troviamo in un mosaico a sinistra della porta. Nel X° e XI” secolo quando queste mura furano erette, la porta era munita di una torre di guardia e di un ponte levatoio.

Lazise fino al XVII° secolo non era circondata da campi e oliveti, tutti racchiusi entro le mura per maggiore protezione, ma da una vera e propria foresta chiamata Selva Lucana, che includeva le colline moreniche ad est e a sud e la zona ora chiamata Lugana.

A sinistra della Porta San Zeno si vede una torre chiamata “Torre delle Ore”, munita nel medioevo di orologio e campane. Seguendo le mura arriviamo al castello, costruito sui resti di una villa romana: i resti del porto miliare romano sono ancora visibili nel giardino del castello.

Una stele romana trovata in zona è esposta nell’entrata del Municipio.

L’imperatore Ottone II di Sassonia fece delle concessioni nel 983, tramite le quali la villa fu munita di cinque torri di guardia, un mastio centrale, e le mura fortificate. Il tutto a protezione contro le incursioni degli Ungheri che annualmente mettevano a saccheggio la zona. Il castello è proprietà privata e una parte è stata restaurata all’inizio del ventesimo secolo.

Passiamo attraverso l’entrata sud delle mura chiamata la Porta Del Lion. All’interno si vede un bassorilievo del leone di San Marco, simbolo dei dogi veneziani che ricevettero le “chiavi” di Lazise nell’anno 1405. Prendiamo il primo vicolo a sinistra, seguendo il muro dell’antico orto fino all’entrata del castello.

Il Castello

Il possente mastio rimane sempre in vista: scorgiamo sulla sua parete nord una lesione provocata da un colpo di “bombarda” nel XV° secolo durante le guerre tra Milano e Venezia. Girando a destra ci troviamo al porto. L’edificio della Dogana con le sue mura merlate era inizialmente un arsenale in cui le galere veneziane furono custodite e riparate. Una torre di guardia, chiamata “torre del cadenon”, chiudeva l’entrata al porto con una catena. La catena veniva alzata in momenti di pericolo per impedire l’entrata nel porto a briganti e nemici. La torre fu abbattuta negli anni venti per far posto al monumento ai Caduti.

Lungo la banchina nord del porto esistevano dei “verzieri” o magazzini del XIV secolo con dei portici. Praticamente tutto il trasporto di merci avveniva per lago, un metodo più sicuro e veloce che per terra. I portici furono eliminati e le case lungo il porto furono ricostruite negli anni 30.

Lungolago

Le importanti ville fronte lago erano protette da bastioni, lambiti dalle acque del lago. Fino al XX secolo infatti, Lazise non aveva un lungolago (costruito negli anni venti): ville ed orti finivano direttamente in acqua.  L’ultima via prima delle mura nord contiene un edificio molto interessante: l’antico “ospedale”, luogo dove i “forestieri” durante i loro viaggi potevano riposare e rifocillarsi. Fungeva infatti anche da cantina e mescita.

Lazise sul Garda

Le mura nord

Proseguendo arriviamo alle mura nord, delle quali possiamo ammirare la torretta di guardia (abitata) con il suo bastione e la sua limonaia. All’interno della Porta Nuova (a nord) si vede un bel mosaico di San Martino con il castello di Lazise sullo sfondo ed un bassorilievo della Madonna. Sui blocchi di pietra che sorreggono la porta notiamo due interessami iscrizioni probabilmente del XIV0 secolo.

Sollevando lo sguardo scorgiamo i resti delle lastre di-pietra che formavano il “camminamento”, una passerella sulla quale i soldati potevano percorrere l’intera lunghezza delle mura al loro interno. All’esterno della porta si vedono i danni arrecati nel XV° secolo da una “bombarda”. L’ultimo tratto delle mura confina con il parcheggio Le Mura: manca il tratto lungo la strada principale tra l’ultima torre di guardia, ora diroccata, e la Porta San Zeno.